sabato 17 agosto 2013

Guardare non giocare, Prego - riflessioni personali sul fenomeno PewDiePie e su ciò che ne consegue


“Sicuro che non sto sognando? Pandemion, hai davvero scritto due articoli di fila? Due articoli in due giorni?”
Oh, nemmeno io ci sto credendo, ve lo giuro.
Ma credo sia colpa di Fonzie, che con l'onnipotenza del suo Pollice Vero [TM] mi ha fatto avere n’altro argomento.

Ché, oh, l’avete visto PewDiePie?
Prima è dall'altra parte del campo. Poi un giorno si sveglia e decide di risalire la china, tutto da solo. Con uno scatto felino, in soli due anni, scarta con nonchalance gli YouTuber che si fanno ‘n mazzo tanto pe’ arriva’ a fine mese. 
Così, passeggiando, proprio.
Arriva a centrocampo, e con uno slancio alla Oliver Hutton banfella Nighahiga e Ray William Johnson.
Raggiunge la linea della difesa dove oltrepassa perfino la squadra di casa, YouTube, mostrandogli il dito medio.
Arriva davanti al portiere. Si ferma pure, prima di tirare. (che i portieri so’ gli smosh, mica i primi arrivati, eh.)
Tira.
ED È GOL!
Ecco il risultato ad oggi:
PewDiePie: 11.988.275
Smosh: 11.949.766
Tutti gli altri stanno dietro.

Da dove deriva tutto questo successo? E soprattutto, come si pronuncia realmente PewDiePie [cit.]?




Di come si pronunci realmente il suo nome non mi interessa. Proprio per niente.
Ma l’altra domanda credo che in questi giorni se la stiano facendo un po’ tutti. Io ci ho rimuginato sopra ,in silenzio, seduto sulla seggiola mentre assistevo alla partita di PewDiePie contro Tutti.

In quell’istante mi è tornato alla mente un ricordo di quando ero piccolo.
Ci sono io, con qualche anno di meno sulle spalle, un po’ più basso e un po’ più scemo. Sono a casa di quest’amico biondino sbarbatello e di chiare origini irlandesi che, per qualche strana ragione dettata da genitori poco oculati, aveva già una PS2.
Non mi ricordo che gioco aveva inserito, ma sono convinto fosse un titolo multiplayer: l'unico problema è che mancava il secondo Joystick (la PS2 era ancora nuova e non aveva avuto ancora il tempo di spendere 50 euro per un pad).
Questo amichetto, comunque, cazzeggiava per i fatti suoi senza farmi giocare.
Faceva delle battute divertenti, si arrabbiava quando moriva e urlava parecchio, ma senza strafare.


Insomma, essendo un mio amico era proprio un piacere guardarlo.
Ma dopo cinque minuti, pronunciavo una frase, perentoria“Mi sto annoiando, fai giocare anche a me?”

Rifletto, continuo a pensare.
E mi sono chiesto: “Cosa è successo a quella frase? Davvero 11 milioni di videogiocatori preferiscono guardare qualcuno che videogioca, piuttosto che videogiocare?”Mi sono risposto che chi guarda questo tipo di gameplay, ormai, non vuole più spaventarsi di fronte ad un videogame Horror, ma  ridere quando lo YouTuber schiamazza in maniera ridicola; non si commuove più dinanzi ad un finale strappalacrime, ma piange se lo fa anche qualcun'altro.
In fin dei conti, questa è la società dei Social Network, dove se non sei in contatto con qualcuno di fronte ad uno schermo, sei da solo.



Nei commenti qualcuno lo ringrazia, lo esalta e lo consacra: non capiscono che stanno legittimando qualcuno che toglie loro il piacere di avere un Pad (o una tastiera) in mano. 
L’unica frase che mi piacerebbe leggere tra i commenti è: “PewDiePie sto annoiando, fai giocare anche a me?”

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