domenica 12 febbraio 2012

Cronache di un viaggio in metro - Perché mica puoi sempre annoiarti

Pensavo che, in metro, non ci fosse proprio nulla di interessante. Niente, zero, che rimani tutto il tempo coll'android in mano (se siete figli di papà avete l'aifon) a scartabellare su internet, ad aprire il browser e a dire"ma che cazz' sto leggendo". Oppure a divertirti con quei giochetti-fiesta, (perché non ci vedi più dalla fame), ti fai la partitina, perdi.

E invece no.

Incontri un signore di sessant'anni, che non solo chiede a quale fermata siete, ma inizia a parlare alla signora di fronte a lui. E io amo le persone che ti parlano senza neanche conoscerti. Hanno un coraggio mica da poco.

"Sono venuto qui per mio figlio, io abito a Milano." Volevamo saperlo.
"questa metro è una delle più avanzate al mondo! Costruita da mani italiane, è un orgoglio" Ora avete capito dove abito.
"In Italia ci sono moltissimi geni, siamo un popolo di cantanti, poeti e navigatori" Perdiamo colpi sul fronte dei cantanti e dei navigatori. Ma che volete, ha sessant'anni. Non ha mai ascoltato Marco Carta.
"Siamo noi che abbiamo portato la musica Lirica in giro per il mondo! Noi abbiamo Caruso! Lei, signora, sa chi è Caruso?" la donna fa sì col capo, ché mica è ignorante, lei.
"Abbiamo Dante, ha scritto la Divina Commedia... Dante è secondo solo a Omero!" Boh sì, diciamo che ha ragione. Ma Dante mi rimane antipatico.
"L'Italia è rovinata da tutte le persone... - Signora, si avvicini, non vorrei che i presenti si scandalizzassero - da tutte le persone scorrette... Siamo un popolo di corrotti! Non si arrabbi, qualcuno potrebbe sentirsi insultato, ma è così" Se ve lo state chiedendo, l'ha fatta proprio avvicinare. Anzi, si è avvicinato lui.
"Il mondo è rovinato da gente del genere, siamo governati da corrotti, ed è colpa nostra! Perché Berlusconi è stato 17 anni in carica per colpa nostra" Vi ricordo che siamo partiti da questa frase:"sono venuto qui per mio figlio."
Un signore seduto vicino a me prova anche a fermarlo, dicendo "siamo un popolo di rompipalle".
Ma l'eroe non si ferma, e risponde con serietà "Sì, siamo pure un popolo di rompipalle! E' vero!" Non credo abbia afferrato la sottile ironia. 

Infine, il nostro nuovo amico nota di essere alla sua fermata. Prima però chiude il discorso con stile: "Siamo un popolo senza un briciolo di dignità". Esce dalla metro. Continua a parlare da solo. Un mito.

E poco importa se avesse i risultati della Serie A in tasca, e il portachiavi del PD al collo (ché tutti hanno i loro difetti). Questi discorsi, iniziati senza un capo, improvvisamente hanno trovato un corpo ed una coda. Idilliaci.

Il nostro eroe ha trasformato la mia giornata da così a così (per rimanere in tema di biscotti e merendine). E, ve lo giuro, sono arrivato al capolinea col sorriso sulle labbra, felice. Perché una speranza, se esistesse altra gente "rompipalle" come lui , l'Italia ce l'avrebbe ancora (forse).

5 commenti:

  1. Oh ma lo sai che forse l'ho incontrato pure io sto tipo? Cmq... metti un link al nuovo canale YouTubeeeee!!!

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    1. Siamo in tre ad averlo visto, allora... Già un altro mi ha detto di averlo visto, a questo qui :D

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  2. Il problema è che ce ne sono tanti di personaggi come questo, ma sono tutti anziani. Ai giovani interessano solo le puntate di Amici di Maria De Filippi.

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