Ma da quant'è che non ci vediamo sul blog? Potrei andare a controllare, ma non
ho voglia. Perché troppi giri da fare, apri il browser, vai lì, vai là,
lascia perdere che è meglio.
L’unico motivo per cui dopo più di sei mesi sono qui a scrivere è Maleficent. Che oh, c’era
Angelina Jolie, c’era Elle Fanning e nulla che mi facesse presagire un film
così tanto di merda.
Ché probabilmente nessuno se n’è accorto (perché tutti ammiravano Angelina con
delle spranghe di ferro al posto delle guance) però la sua trama è una delle robe
più brutte che l’intera produzione Disney abbia mai sfornato.
L’antifona di Maleficent è la stessa che, da qualche anno a questa parte, ci
accompagna in ogni opera dal significato "profondo": prendi un
personaggio malvagio e trasformalo in un antieroe. Senza
sbavature, mi raccomando.
Per spiegare la sua malvagità, il personaggio dovrà aver avuto solun’infanzia difficile, o peggio, aver
conosciuto un ragazzo che l'ha friendzonato.
E dato che tutti (ma proprio tutti) siamo stati friendzonati almeno una volta
nella vita, ci immedesimiamo. E non ce la fai proprio a volergli male, all’antagonista.