venerdì 16 agosto 2013

Superquark, Piero Angela. La dicitura: “Violenza e videogiochi” - Loro lanciano il sasso, noi facciamo il resto


Pensavate fossi morto? Davvero?
In realtà ho solo avuto moltissime cose da fare. E mi sono dimenticato di scrivere, così, per più di due mesi (o forse di più?...).
Ma qualche giorno fa ho visto la luce. Fonzie ha mantenuto la promessa.

La promessa sta sotto il nome di Superquark e Piero Angela.
La dicitura: “Violenza e videogiochi”.

Sì, perché qualche giorno fa sono uscito e ho incontrato Fonzie. Proprio lui, sì.
Mi guardava, con il suo pollice alzato, tutto nero. Ché purtroppo era un semplice graffito su un muro. Mi si è mostrato così, ma a me è bastato.

Mi diceva: “Gianluca, torna a scrivere. Che fine hai fatto? Devi tornare a scrivere…”

Gli ho risposto che non c’avevo manco mezza idea, da troppo non mettevo mani sulla tastiera.
Lui continuava a fissarmi, e il pollice non lo abbassava mai. Il suo sorriso, limpido, ma nero.
Dopo qualche tentennamento, Fonzie me lo ha assicurato: “Ti farò avere un argomento su cui scrivere”.
Disse così. E io, come ringraziamento, mi son fatto ‘na foto con lui.

Mi hai rinsavito, Fonzie. Grazie...

Ma che c'entra Superquark coi videogiochi?
C'entra, c'entra. Ché il nostro amico Piero Angela, ieri sera, ha chiesto: “I videogiochi suscitano violenza nei giovani?”
La domanda, semplice e chiara, di solito provoca nei ragazzini una reazione altrettanto chiara, semplice e fondamentalmente gentile: “COSE KE DICE QUEL COGLIONE KE DI VIDEOGIOKI NON NE A NEMMENO MAI TOCCATO 1 W COD PERO KUELLI KE GI GIOCAVANO ERAN O NOOB TE FAZZIO UN HEDSHOT”
Una roba simile.

Il servizio, mandato in onda il 15 agosto (per una settimana potrete visionarlo qui, al minuto 55"), mostra un esperimento dell’Amsterdam Vrije Universiteitche studia le relazioni causa/effetto tra videogioco e aggressività.
“I film si visionano in maniera passiva” - dice uno degli psicologi dell’università - “ma nei videogiochi c’è un coinvolgimento attivo, con una definita identificazione nel personaggio. In essi si possono guadagnare premi o punti: e questa gratificazione, si sa, potrebbe determinare una ripetizione dell’azione violenta”. [...]

I tre spezzoni degli esperimenti– che si svolgono a piccoli gruppi di tre individui – consistono in una tortura sonora perpetrata dal vincitore dopo aver ammazzato più terroristi dell’avversario;
un test verbale nel quale bisogna completare delle parole dando loro un significato dopo aver giocato a CoD o a PES;
la preparazione di una salsa piccante all’amico (sapendo che lo odia, il piccante), dopo aver giocato a CoD o a PES.

I risultati – inutile dirvelo – sono scontati: quelli che giocano a CoD so’ tutti prepotenti e fanno pensieri cattivi cattivi, fanno la salsa piccantissima e mandano i segnali acustici fortissimissimi tanto così
Quelli che giocano a PES so’ tutti brave persone e pensano ai bacetti invece che alle uccisioni.


Lo possiamo dire, quindi, che è ‘n esperimento fatto a cazzo di cane [cit.]?
Sì, lo possiamo dire. Da come l’hanno mostrato, è proprio fatto a cazzo di cane.
Ma io mi sono chiesto, mentre guardavo: e se l’esperimento fosse stato credibile, se la “Citizen Kane University” avesse condotto un esperimento veritiero, che riuscisse a dimostrare un collegamento tra violenza e videogiochi? Cosa sarebbe successo?
I ragazzini, son sicuro, avrebbero risposto così“COSE KE DICE QUEL COGLIONE KE DI VIDEOGIOKI NON NE A NEMMENO MAI TOCCATO 1 W COD PERO KUELLI KE GI GIOCAVANO ERAN O NOOB TE FAZZIO UN HEDSHOT”.
Uguale.

Ché tanto ai ragazzini non interessa affatto se i videogiochi vengano o no considerati arte: a loro basta dimostrare che quando giocano non perdono tempo ma utilizzano un prodotto di grandiosa evoluzione artistica.


Ci perdiamo di fronte agli altri per dimostrare che facciamo qualcosa di costruttivo.
Seguiamo a menadito gli esperimenti e ci incazziamo se non dicono quello che vogliamo noi. Guardiamo stizziti i servizi in TV dove colpiscono il nostro videogioco preferito (GTA IV docet).

E intanto ci dimentichiamo di videogiocare.

Ci limitiamo a dire che non ce ne frega nulla del giudizio degli altri ma lo diciamo sull’uscio di casa, aspettando che la società ci faccia uscire senza prenderci in giro.

Io mi sa che ora dall'uscio mi trasferisco in salotto. Lì c’è una PS3 che non aspetta altro di essere accesa.

A lei, se viene o no chiamata arte, frega proprio un cazzo.

5 commenti:

  1. Hai generalizzato troppo e preso ad esempio un utenza che con i videogiochi ha poco di cui spartire.

    Sono d'accordo sull'inutilità dell'esperimento anche se... SE... ci può essere un collegamento tra la violenza ed il gaming, un collegamento positivissimo. Alzi la mano chi di noi non è MAI arrabbiato? La rabbia può haimè portare anche alla violenza, tutto sta AL SINGOLO INDIVIDUO E AL SUO AUTOCONTROLLO nonché alla sua "umanità" la si può definire. Io ad esempio non ho mai usato le mani nella mia vita e spero di non farlo mai, anche perché l'uso delle mani lo vedo come una sconfitta, la sconfitta di non essere riuscito con le mie motivazioni a sostenere la mia tesi. Al di là della parentesi personale è però vero che tutti siamo arrabbiati a volte e cosa ci può essere meglio di un videogioco, per così dire, "violento" per sfogarsi?

    Questo aspetto viene spesso sottovalutato dai grandi psicoanalisti che studiano il videogaming, peccato perché potrebbe anche darsi, sto ovviamente solo supponendo io non sono uno di questi grandi analisti, che quel determinato tipo di videogiochi attirino le persone "mediamente più arrabbiate" e che le facciano sfogare in un modo che non nuoce a nessuno. Ma se una persona è calma, ponderata, tranquilla e anche quando si arrabbia non farebbe male ad una mosca dubito, dubito fortemente, che gli basti appassionarsi a call of duty per tramutarsi in un mostro!

    Detto ciò però non sono affatto d'accordo con l'ultima parte.

    IO CREDO FERMAMENTE CHE IL VIDEOGIOCO SIA ARTE E SOSTERRO' QUESTA TESI FINCHE' SI DIMOSTRERA' TALE!

    Questo NON mi impedisce affatto di videogiocare, anzi, ma se mi capita di discutere dell'argomento sottolineo la mia posizione senza indugio alcuno.

    Ma ovviamente NON tutti i videogiochi sono arte. Il videogiocatore medio di oggi è superficiale e frivolo, non ha la benché minima idea di cosa sia il vero videogaming di qualità artistica. Quindi il tuo discorso applicalo pure a questa utenza ma non farlo con i Videogiocatori.

    Ok, i Videogiocatori ormai sono pochissimi, sono una razza in via di estinzione, sostituiti nella totalità dai casual gamers venuti su a pane e playstation che entrando nel gaming quando questo era moda si sono approcciati in modo commerciale e così hanno poi proseguito.

    Ma i Videogiocatori Veri sono quelli che, seppur in numero insignificante, andrebbero interpellati. Non i casual gamers che dal basso della loro ignoranza neppure sanno cosa sia il gaming. E non parlo dei non-gamers nati di recente grazia ai sensori di movimento o ai social games, parlo di tutta quella enorme massa di "giocatori" che si professano tali, che sbavano se citi roba commerciale come i pokemon, crash bandicoot, tekken, spyro ma che se gli chiedi un parere su di una perla come Another World o Nights into Dreams nemmeno sanno di cosa parli.

    Quindi criticare un GTA ci può stare, è uno dei peggiori giochi mai creati, sopratutto il Sant Andreas, frivolo, superficiale, dove puoi fare tutto ma nessun aspetto delle meccaniche viene realmente approfondito... un sacro graal del casual gaming, non a caso lo amano tanto.

    Ma REZ, Child of Eden, ICO, Shadow of the colossus, Okami, Shenmue, Nights, Ocarina of Time, Final Fantasy VII, Skies of Arcadia, Jet Set Radio... questi SONO ARTE! Che lo si voglia o no.

    Ma solo i VERI VIDEOGIOCATORI, quelli che sanno guardare al di là della superficie del gaming li hanno saputi apprezzare e comprendere. Quindi lascia perdere i casual che sta roba nemmeno la conoscono, lasciali giocare a Call of duty, ad assassin's creed e GTA... ma non li usare come esempio perché la loro ignoranza videoludica non gli permette di scendere neppure di un passo sotto la superficie... si legge di gente che si emoziona con la trama dei call of duty... il che è tutto dire!

    ;)

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    1. Metto subito in chiaro una cosa: io videogioco da tempo e so di cosa sto parlando.

      Non ho generalizzato, e tu me ne hai dato prova. Il commento fittizio che ho scritto era un esempio, e l'esempio ha colpito proprio chi volevo colpisse: la gente che vuole a tutti i costi dimostrare al mondo che ICO, SOTC etc... siano arte.
      Io lo so benissimo che sono arte, ma non voglio dimostrarlo a nessuno, tantomeno a chi di videogiochi non ne ha mai toccati e non ne capisce (cosa che i videogiocatori provano a fare da tempo). Perché lo fa?
      Lo spiego già nell'articolo ma cercherò di ripeterlo.

      Collegamenti tra violenza e videogiochi ne puoi trovare quanti vuoi, ma non sei uno psicologo, né uno scienziato adatto per affermare se lo sfogo sia o no positivo. Puoi menarmela quanto vuoi, ma sono pareri personali e non scientifici. E non puoi nemmeno dire che gli scienziati pecchino di superficialità. Io amo i videogiochi e penso che non mi diano problemi. Ma anche le sigarette, all'inizio, venivano vendute come totalmente innocue... E oggi continuano ad essere vendute ma tutti conoscono i loro effetti.
      Lungi da me dire che i videogiochi fanno male. Anzi, credo che ci continuerei a giocare anche se fossero nocivi.
      Io dico solo umilmente di non avere la certezza matematica su ciò che provocano al mio cervello. Ho una certezza personale, certo... Ma quella matematica, che sembrano avere tanti videogiocatori, no.

      Io in questo articolo ho cercato di esplorare il rapporto che hanno videogiocatori con gli articoli e gli esperimenti che "provano" il contrario (e lasciamelo dire, ho proprio suscitato le reazioni che volevo).
      Infatti loro fanno come ti stai comportando tu: evitano totalmente il fatto che nell'esperimento ci possa essere una qualche nota negativa, perché semplicemente non lo accettano, e provano a imbastire discorsi portati all'esasperazione ("ma io ho giocato anni e mica sono un assassino!") e che OVVIAMENTE non possono risultare esatti, proprio perché esasperati all'inverosimile.

      Tu, infine, fai distinzione tra VERI videogiocatori e quelli di nuova generazione, ma in questo caso io non ne vedo. Tutte e due le fazioni, chi per difendere CoD, chi per difendere ICO, cercano di dimostrare alla società che sono arte.
      Perché questo? Perché hanno bisogno che qualcuno avvalori le loro tesi. All'esterno appaiono sicurissimi di ciò che dicono... Ma se vogliono con così tanta veemenza dimostrarlo al mondo è perché in verità vogliono poter dire al mondo di non "perdere tempo". Non che loro perdino realmente tempo... E' la società, da anni, che lo dice! Ma se la stessa società accettasse che i videogiochi sono arte... Non potrebbe più dire al videogiocatore che perde tempo!

      Quindi, il consiglio che ho cercato di suggerire nell'articolo è il seguente: Giocate, dite a voi stessi che quello che giocate è arte... ché anche io penso che SotC sia da olimpo videoludico.
      Ma date tempo al tempo... Prima o poi anche il mondo si convincerà che lo siano.
      Purtroppo però questo accanimento "terapeutico" ci mette al livello di bambini capricciosi che vogliono semplicemente un premio!

      P.S. GTA è un gran bel titolo, comunque. E FFVII è inflazionato. Ma questi sono altri discorsi, direi...

      P.P.S. Non commentare in anonimo! Cerca di mettere un nick o un nome e cognome così mi aiuti molto mentre ti rispondo :P

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  2. Sai, tempo fa, mi pare nel '98, i videogiochi furono messi sotto accusa in Italia dopo che un ragazzo, giocatore accanito di Final Fantasy, usci' di casa a malmenare gente armato di una mazza usata a mo di spada... dopo aver giocato per "5 giorni di seguito".

    Purtroppo le menti piu' giovani e fragili sono facilmente influenzabili, percio' basta un videogame un po' violento per far andare su di giri un ragazzino.

    Se ti puo' interessare, tempo fa avevo scritto un articolo sulla Nintendo e vari esperimenti di controllo mentale, posso fornirtelo (il sito è stato chiuso ma ho ancora il materiale)

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    1. Beh, guarda, la TV da anni ci ha abituato ad ingigantire le notizie, sperando di sfociare nella cronaca scandalistica: con quelli si riempiono talk show e interi editoriali. Quelli sono casi isolati e non credo vadano esplorati più di tanto ;)
      Ad ogni modo, credo che tu, insieme a qualcun altro, sia il più fedele dei miei lettori, quindi ti ringrazio! :)

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  3. DR.House, VOGLIAMO il Tuo Materiale...PLEASE! ;D

    a ANONIMO...
    ...
    >_>'
    ...

    Tu mi ricordi Me...Tanto tempo fà...anche se....bè...Io ero + PAZZO diciamo xD

    ANONIMO...hai fatto un buco nell'acqua...!

    Prima di tutto, il PANDA ROSSO ha scritto bene, un articoletto, senza puntare alla Luna(che potrebbe essere Male ok...)ma è arrivato subito al Punto...PieroAngela è un'Imbecille...o almeno...il suo Programma lo E'!
    e pure il servizio, o i Servizi che si vedono sui VIDEOGAMES son solo Fuffa...poca Carne sulla brace...
    ma...di che cosa Vogliam Parlare?!!!
    i Videogiochi son Arte?
    xkè...che cosa NON è Arte oggi?
    ogni cosa dove ci sia passione può essere potenzialmente Arte...il Cinema sarà SEMPRE un'Arte, ma da tempo stà smettendo di dimostrarlo...
    per quanto mi Riguarda CAGARE può essere un'arte...quindi diciamo Videogiocare e Cagare son 2 grandi belle dimostrazioni di apprezzamento D'ARTE xD ahhahahahahhahahahahahha
    ...ma...sinceramente...KISSENE...ecco cosa dice il PANDAROSSO!
    i videogames son MODA e Arte da quando son nati, dagli anni '80 in Cascata...ma oggi sempre di meno...
    e...se c'è un Qualcosa che POSSO SPERARE nella Vita...è che i Videogames siamo MESSI AL BANDO, che vengano denigrati e Odiati da questa società, ecco cosa mi piacerebbe...
    UN BEL TRACOLLO DEL MERCATO DEI VIDEOGAMES, questo Teorizzavo con Mangiustra di NDZ, e L'idea gli era pure Piaciuta xD
    xkè...>_>'...COME XKè?!!!
    ogni cosa toccata dal Grande Pubblico viene per Propria natura...SNATURATa, ALLEGGERITA, Cambiata, tramustata, ADATTATA al Pubblico, xkè il suo fine non è + L'ARTE, ma il DENARO, il vendere, il VINCERE....eccetera!
    e COD in questo nè è mAESTRO, COD, GTA, PKMN, son grandi esempi di Capitalizzare piccole Idee, per ricavarne grandi Brand, e grandi Introiti.
    ricordo a tutti che COD nn nasce come saga commerciale, come nn nasce GTA e nn nasce PKMN, anzi, Le idee a fondo di questi progetti furono sopratutto Ambizioni di Persone e dei loro Progetti!
    se Vuoi Parlare male di qualcosa, Parla male del CAPITALISMO, non dei singoli TITOLI, anche xkè...le mie Diverite a COD:MW3 me le son fatte anchio xD(meglio BTTLF3, 100 Volte xD)
    NON VORRò mai aspettare e Vedere come il MONDO tratterà i Videogames dopo che essi verran considerati arte...MAI!

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