sabato 19 gennaio 2013

Ralph Spaccatutto - Ne parliamo come se fosse uscito ieri


Prima di andare al cinema a vedere Ralph Spaccatutto, ho letto tanti commenti positivi su Facebook. Gente che ha speso 30 euro per vederselo, gente estasiata, gente delusa dalla (non) presenza di Sonic.
Ovvio, c'è sempre qualche sito hipster (Orgogliocoffnerdcoffcoff) che si lamenta, ma in generale ero partito con le migliori speranze.
Ed io, illuso, mi aspettavo semplicemente un bel film di natale, da guardare in compagnia, senza pretese.
E invece... [...]



...Ralph Spaccatutto ha fatto perfino di più.
Non solo inizia a buttarti addosso le peggio cose già dai minuti iniziali del film (ché dopo un po' urli perfino "Bastaaaaaa! Pietà, pietà! Fatemi riprendere, mettete l'intervallo!") con riferimenti a Pacman, Super Mario, Street Fighter, Sonic, Mortal Kombat, FFVII, gli Oreo (!!!), un certo codice della Konami e vecchie console.
Ralph Spaccatutto ha pure una trama coi controcazzi, semplice, lineare, ma che, letteralmente, spaccatutto. La sturia di questo cattivo che in realtà non è cattivo possiede la giusta dose di humor: fa ridere all'inizio e stupire verso la fine.
L'unico difetto è la presenza di un Product Placement davvero massiccio, il quale però è gestito in modo da avere coerenza con la trama.


Ralph Spaccatutto è, senza giri di parole, un Toy Story dove Mattel è stata sostituita da Capcom.
Non è un paragone così azzardato, perché l'ultimo classico disney sembra un film Pixar.
Di sicuro han fatto baratto: la Pixar s'è preso Brave e in cambio gli han dato Ralph Spaccatutto, nel quale sono presenti tutti gli elementi che contraddistinguono i prodotti di John Lasseter, scremati ed editati per regalarci un tripudio di sensazioni, risate ed emozioni.


Il film ti prende per la gola con citazioni colte, facendoti capire che il target principale del film non sono i bambini, ma i quarantenni attempati con la voglia di tornare piccini picciò. Poi mette in mostra una trama tanto semplice quanto folgorante, piacevole anche per chi non conosce 'na fava di videogiochi. Tutti i personaggi ti entrano dentro, ne riesci a comprendere i sentimenti, ti ci affezioni e alla fine tifi per la loro vittoria. Sei lì, insieme a loro, non come spettatore ma come Player2.
Quando poi, uscendo dal cinema, senti al collo la medaglia vinta insieme a Ralph, capisci che la Disney ha davvero spaccatotutto.
A mani basse.

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